BREVETTO

 

TENTATIVO DI LETTURA DEL BREVETTO

Lo scopo di questo brevetto è di illustrare come si possa generare un campo gravitazionale attraverso la manipolazione di un insieme di gas racchiusi in una sfera. Al centro della sfera viene posto un campo magnetico rotante. Per avere una forza gravitazionale occorre che venga generato almeno un altro campo magnetico più esterno. Questo viene ottenuto mediante una sequenza di stimolazioni sugli strati di gas in condizioni di plasma. Le stimolazioni partiranno proprio dal campo magnetico centrale. Il campo magnetico centrale ruotante in una prima fase  creerà la formazione  di strati di gas, questi gas si disporranno  in strati  concentrici come una  cipolla.

In una seconda fase con il proseguimento della rotazione del campo magnetico e con un’eventuale azione di ionizzazione si creeranno delle situazioni particolari di luminosità nei punti di contatto tra un tipo di gas e un altro. Dosando opportunamente l’azione di rotazione, di ionizzazione e scegliendo opportunamente i gas si avrà uno strato di plasma esterno che riuscirà a produrre un campo magnetico esterno.  Il campo magnetico esterno farà un’interazione  con il campo magnetico interno e questo sarà la causa di fenomeni gravitazionali.

(54) sistema energetico e gravitazionale

Keshe si esprime così “In un reattore viene creata una catena di eventi attraverso una rotazione magnetica che induce una ionizzazione di base in un gas idrogeno o altre materie che a loro volta avviano una catena di trasferimenti energetici controllati (cosiddetta scintillazione) ai livelli successivi di gas introdotti (cioè elio, neon. Argon, kripton, xeno) e in tutti gli altri elementi della tavola periodica eventualmente introdotti (cioè litio, berillio potassio calcio etc ) e/o eventuali loro combinazioni molecolari (Ad esempio in stato gassoso) “

…omissis..

Vengono descritti tutti gli errori concettuali che la fisica attuale commette nel tentare di replicare la fusione a caldo che avviene nel sole.

[0010] il campo magnetico rotante centrale ha lo scopo di creare nel vuoto (?) mediante una turbolenza generata con la forza centrifuga, una rotazione che comprima e scaldi la materia gassosa. (non è chiara la pressione o il grado di vuoto a cui si opera)

Keshe parte dall’idea di imitare quello che accade nella terra, nella quale al centro si trova un campo magnetico rotante. (Stranamente lo stesso discorso era stato fatto da Pierluigi Ighina, il quale sosteneva di aver costruito apparecchi particolari, proprio partendo dall’idea di imitare la terra con il suo campo magnetico rotante).

Keshe illustra qui la sua idea che all’interno dei pianeti non ci sia tutto il calore ipotizzato dalle attuali teorie, ma che questo calore  sia generato dal  campo magnetico rotante che interagisce con l’esterno .

[0014] Senza la scintillazione effettuata in una bassa densità e basso volume di idrogeno (come nell’ambiente delle galassie) il processo di ionizzazione non si avvia .

La scintillazione è quindi la chiave di partenza per scatenare la creazione di qualsiasi sistema sia locale che nell’universo.

Per ottenere la scintillazione si possono usare tutti i gas inerti in combinazione con diversi materiali, e o condizioni esterne di ionizzazione con luce ultravioletta o radioattività.

Particolarmente adatti secondo Keshe risultano essere L’Elio e il Neon in quanto non presentano isotopi naturali instabili. Keshe ritiene che  la radioattività o la presenza di neutroni veloci disturbi il controllo di tutta la situazione e non è desiderabile, tanto che a volte viene messa una sostanza esterna agli apparati (tipo paraffina) per bloccare un eventuale ingresso di neutroni nel reattore stesso.

All’inizio viene posta molta attenzione sulla faccenda della ionizzazione che assieme alla rotazione è condizione indispensabile per far si che si ottenga una luminosità chiamata scintillazione che sembra si generi partendo dallo sfregamento tra due stati di gas diversi. Da quello che si capisce questa scintillazione evidenzia la trasformazione di una parte del gas in plasma (cioè un miscuglio di gas fortemente ionizzati in modo che la parte positiva e la parte negativa siano sufficientemente distanziati). Keshe dà anche la lunghezza d’onda necessaria per strappare l’elettrone dal nucleo di idrogeno (ionizzazione) . Tale lunghezza d’onda è di almeno 912 Å (Angstrom) . Quando il gas (Idrogeno) in rapido movimento in stato ionizzato si muove, gli elettroni sono separati dai protoni.

[0017] Questi elettroni urtano tra di loro trasformando la loro energia cinetica in un’altra forma di “calore”. Keshe usa il termine “thermalise”.  Non è chiaro cosa Keshe intenda dire con questa affermazione. In fisica infatti il calore è visto come un insieme di movimenti cinetici delle particelle in aggiunta a eventuali stati eccitati degli atomi o particelle presenti. Tuttavia l’affermazione successiva chiarisce il concetto dicendo  che questa termalizzazione provoca il  riscaldamento dei gas adiacenti.

[0018] Questo è un punto molto importante perché finalmente da un’idea della pressione a cui si lavora.

Keshe si riferisce direttamente alla classica ionizzazione dei gas, molto rarefatti,  con vuoto notevole. Probabilmente da  almeno 10-1 fino a 10-6. In tale situazione di rarefazione l’idrogeno anche sotto lo stimolo di luce ionizzante o raggi x o altro passa da idrogeno molecolare H2 a idrogeno atomico H .Inoltre l’ulteriore ionizzazione trasforma in ione H- e un elettrone libero. Keshe sostiene che il fenomeno potrebbe essere favorito anche dalla presenza di particolari catalizzatori presenti in tracce che favoriscono la ionizzazione.

[0022] l’idrogeno è il gas più vicino al campo magnetico rotante ed è anche il primo gas ad essere ionizzato. L’idrogeno ionizzato a sua volta deve andare a creare una ionizzazione negli altri gas, ma Keshe sembra riflettere sul fatto che l’emissione di raggi ultravioletti da parte di atomi di idrogeno eccitati non può superare un certo livello energetico che magari sarebbe invece necessario per eccitare i gas successivi.

E’ necessario trovare una fonte di raggi ultravioletti molto energetici. Keshe osserva che già da precedenti studi, si era notato che l’ Elio liquido eccitato opportunamento è in grado di emettere raggi ultravioletti di altissimo livello .

[0025] Keshe propone di utilizzare proprio elio liquido compresso posto  al centro del nucleo centrale in una sfera di alloggiamento contenitiva. Questo elio per poter emettere ultravioletti, deve essere stato attivato mettendolo a contatto con materiali radioattivi opportuni.

[0028] Segue una chiarificazione sul fatto che neutroni provenienti dall’esterno disturbano il fenomeno, pertanto  ci sarebbe la necessità di schermare il reattore opportunamente, con  delle paraffine. Questo punto non è chiaro. Non si capisce se l’isolamento è necessario solo nel caso si utilizzi Elio liquido come elemento di innesco per la scintillazione o a prescindere.

[0029] Esistono due tipi di reattore ad una o a due camere.

 

Il reattore con due camere potrebbe essere  quello in cui nella sfera centrale alloggia l’elio liquido con funzione di innesco ma la cosa non è chiara, anche perché Keshe parla della possibilità di aprire il collegamento tra le due camere.

[0035] A questo punto Keshe ribadisce che sotto l’azione delle forze centrifughe e l’attrito i gas presenti si dispongono in modo da incapsularsi uno dentro all’altro, dal piu’ leggero al più pesante senza mescolarsi tra di loro, se sono gas inerti.

[0040] Keshe precisa che un ruolo importante è costituito dall’idrogeno in tutti i suoi isotopi, non ha rilevanza lo stato isotopico in cui si trova inizialmente. E’ importante capire che la reazione parte dall’idrogeno con la centrifugazione e la ionizzazione si crea il calore iniziale che poi si propaga verso gli altri gas esterni. Fino ad ottenere nella parte esterna, la creazione di un campo magnetico indotto dal plasma rotante che  in concomitanza con quello centrale crea il fenomeno gravitazionale.

[0041] L’idrogeno forma sempre la parte centrale della “cipolla” di gas. Esso può essere ionizzato da una qualsiasi sorgente che fornisca almeno  13,6 Ev. L’idrogeno ionizzato può propagare attraverso un trasferimento energetico una sorta di ionizzazione agli altri gas. Quindi se è presente l’elio ci sarà una prima ionizzazione dell’elio il quale a sua volta emetterà dei raggi piu’ energetici che andranno ad influenzare il gas successivo ecc.. alla fine tutto il sistema dei gas presenti risulterà ionizzato e comparirà la scintillazione.

Keshe sostiene che a questo punto l’introduzione di elementi nelle varie stratificazioni della cipolla, o anche la variazione di alcuni parametri crea degli effetti di volta in volta variabili nel sistema, per cui un sistema che prima generava energia elettrica, con introduzione opportuna di un’elemento  in una particolare zona può creare un effetto gravitazionale.  Passando così da generatore elettrico a generatore gravitazionale.

[0045] in questo brevetto la trattazione viene limitata  ai soli due casi di produzione di energia e agli effetti gravitazionali.

[0046] viene definito nucleo “Caroline” il nucleo centrale presumibilmente formato dall’idrogeno che è il fattore inizializzante,  mentre l’area esterna è chiamato “nucleo esterno”. I diversi livelli di materia o plasma possono essere separati da uno strato solido (14 A), da gas (14 B) o da altro .

[0047] abbiamo visto che l’energia si trasferisce partendo dall’idrogeno e andando verso gli strati esterni.

Durante il trasferimento si possono avere fenomeni fisici quali:

-          Compressione e decompressione all’interno della camera del reattore

-          Rotazione della materia all’interno della camera del reattore

-          Interazione tra due campi magnetici (20 e 21) nel nucleo centrale del reattore

-          La creazione e lo sviluppo di colore dovuto alla ionizzazione

-          Effetti sulla magnetosfera complessiva dovuta all’interazione tra il campo magnetico del nucleo centrale (caroline) e il campo magnetico esterno

-          Emissioni di radiazioni fino allo spettro ultravioletto che vengono generati in progressione  per riscaldare il plasma dall’interno all’esterno

-          Creazione di motti convettivi spiraliformi nella parte esterna del plasma  (81) sembra che l’interazione dei campi magnetici in questa zona possa provocare mutamento nei materiali

[0048] A questo punto Keshe precisa che se si formano due campi magnetici concentrici si ha la creazione di gravità e antigravità.  Quando compaiono questi aspetti gravitazionali si evidenzia la rotazione del nucleo centrale caroline ed altre effetti da chiarire .

[0049] La colonna centrale contente il perno (50) di rotazione dei magneti sembra legata in qualche modo al movimento del nucleo caroline tanto che  questo legame potrà essere sfruttato in modi descritti ma non comprensibili al momento, per  creare effetti particolari. Vengono dati sette modalità di trattamenti inerenti a questa colonna di cui non è chiaro lo scopo ne il significato.

La colonna centrale sembra rivestire un’importanza notevole non solo per i suoi aspetti meccanici, ma anche perché sarà utilizzata per  posizionare elettrodi sulla superficie esterna (preferibilmente più di uno) che possono raccogliere l’elettricità .

La colonna centrale può avere sia un foro centrale che vari condotti che sboccano lateralmente a varie altezze per poter iniettare o prelevare materiale in varie zone della sfera.

La sfera di contenimento non ha bisogno di particolari materiali ad alta resistenza, potrebbe andare bene anche la plastica

[0054] applicata una rotazione iniziale fino a 3000 giri al minuto la rotazione interna dei plasmi si automantiene pertanto volendo la colonna centrale potrebbe essere ritirata se vi è una predisposizione meccanica.

Successivamente si potrà reinserirla per captare corrente o per aggiungere altri gas o materiali o per aggiustare l’equilibrio o la densità all’interno.

[0055] in alcuni casi la colonna centrale all’estermità immersa al centro della sfera avrà due magneti in controfase, una polarità in alto e l’altra in basso (sembrerebbe). Dai progetti si possono avere varie interpretazione. Anche all’estremità inferiore dell’albero sono posizionati uno o piu’ magnetini (Vedi figura)

La colonna centrale potrebbe essere trattata all’esterno con materiale radioattivo (liquido solido o spray) per favorire il fenomeno della scintillazione.

Un reattore puo avere più di una colonna. Con l’estremo sull’area centrale . Almeno due colonne centrali devono essere poste in modo opposto creando dunque un’effetto di rotazione  simile oppure contrario.

Il reattore può contenere almeno due spazi vuoti separati

Il corpo del reattore puo’ contenere due nuclei con materiali separati tramite una barriera fisica . uno più grande che include uno più piccolo. E ognuno può avere un processo interno proprio ed indipendente e si potrebbero generare tra i loro campi magnetici delle interazioni magnetiche.

Il reattore può essere connesso con un altro reattore anche di tipo differente per dimensioni e struttura, oppure identico.

Se si utilizza per la scintillazione del  materiale radioattivo come il Ce137 si pone all’esterno su una camera separata.

Un reattore può avere sia una struttura solida definita, oppure una struttura flessibile e capace di adattarsi a forme diverse a secnda della pressione e temperatura.

Il nucleo del reattore può avere forma sferica elittica semicircolare etcc. E le pareti interne del reattore e/o le pareti del nucleo possono avere diverse forme e o arrangiamenti  o materiali come: perfettamente liscie, a fossette, scanalate etcc. Queste proprietà inerenti alla superficie interna della sfera potrebbero aggiungere effetti addizionali ai processi interni e sono un parametro da considerare.

Nel caso di un reattore con due camere concentriche, il nucleo interno può essere circondato da cavi conduttori o bande di rame che possono creare una corrente alternata addizionale, in aggiunta alla corrente continua che è generata all’interno del nucleo.

[0058] la produzione di energia tramite fusione semplice (calda o fredda) è una delle applicazioni maggiori

[0059] la produzione di plasma è dovuta alla creazione di gravità a livello molecolare tra due campi magnetici (41,42 e 62,63) in due o più  cavità . Questa tecnologia potrebbe portare a nuove concezioni per batterie dispositivi di illuminazioni  ecc.

[0061] Le applicazioni di questo metodo per produrre calore sono notevolissime. Keshe specifica inoltre che diventa possibile la produzione di nuovi materiali all’interno e all’esterno della camera del reattore. Si fano nanostrutture è addirittura gas solidi a temperatura ambiente.

Utilizzando una o più cavità si possono creare molecole e materiali di base  tipo dna e molte altre applicazioni.

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